


Il massiccio del Sirino
Caratteristiche generali
Il massiccio del Sirino, estrema propaggine meridionale del Parco Nazionale dell’Appennino Lucano Val d’Agri Lagonegrese, custodisce alcune delle vette più elevate dell’Appennino Meridionale: Monte Papa (2005 m), Cima De Lorenzo (2004 m), Timpa Scazzariddo (1930 m) e Monte Sirino (1907 m).
Compatto e imponente, si erge nella parte sud-occidentale della Basilicata, tra i comuni di Lauria e Lagonegro, a ridosso del Mar Tirreno. Dalle sue cime si domina un panorama che spazia dal Golfo di Policastro alle guglie dei monti La Spina e Zaccana, dal Pollino al Monte Alpi, fino alle verdi valli del Diano e dell’Agri.
Origine del nome
Il nome deriva dalla vetta del Monte Sirino, superata in altezza solo dal Monte Papa. A sua volta “Sirino” proviene dall’antico fiume Siris (oggi Sinni), la cui radice sanscrita sar significa “scorrere, fluire”. Alla foce del Siris sorgeva l’antica città di Siris, distrutta dai Tarantini nel V sec. a.C. I suoi abitanti si spostarono verso l’entroterra, dando vita ai popoli sirini citati da Plinio, che trasmisero il loro nome alla montagna.
Geologia e tracce del passato
L’origine del massiccio è antichissima, anteriore alla stessa formazione della catena appenninica, e lo accomuna ai vicini monti Pierfaone, Volturino e Viggiano. Importanti ritrovamenti fossili testimoniano la presenza di animali preistorici come mammut, rinoceronti, tigri e orsi, mentre la grotta di Latronico custodisce tracce di insediamenti umani antichissimi.
Idrografia e glacialismo
Il Sirino è una montagna d’acqua: la vicinanza al Tirreno favorisce precipitazioni tra le più abbondanti dell’Appennino (2.000–2.500 mm annui). D’inverno, la neve persiste a lungo, alimentando sorgenti, ruscelli e laghetti.
Il massiccio segna lo spartiacque tra i bacini dell’Agri e del Sinni a est e quelli del Calore e del Noce a ovest.
Di particolare interesse sono i laghi glaciali:
Lago Laudemio (o Remmo), a 1.525 m, è il lago glaciale più meridionale d’Italia, nato da una morena frontale del ghiacciaio che in epoca quaternaria scendeva dal Monte Papa.
Lago Zapano, formatosi a seguito di un ghiacciaio che occupava la valle del Cacciatore.
Un terzo ghiacciaio minore interessava il vallone Niello, sul versante sud del Monte Papa.
Alle pendici del massiccio, a quota 788 m, si trova il Lago Sirino, bacino di sbarramento naturale dalle acque limpide e variabili con le stagioni.
